Trota Iridea

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Trota Iridea

La trota iridea, ha una fitta macchiettatura a puntini neri, compresa la coda, ed una striscia iridescente purpurea lungo i fianchi. Ha l'aspetto tipico del salmonide con il corpo slanciato e potente, con il dorso di colore verde bruno scuro, i fianchi chiari ed il ventre bianco. Normalmente si trova negli allevamenti e nei laghetti a pagamento. Non viene  utilizzata per il ripopolamento dei fiumi. Raggiunge dimensioni massime di circa mt. 1,10 di lunghezza per un peso di circa 20 Kg. La gamma di alimentazione è uguale a quella della trota fario.

Tecniche di pesca della Trota Iridea:

Le tecniche che normalmente potete utilizzare sono : lo spinning, per la quale viene utilizzata una canna di lunghezza media (di solito non superiore ai tre metri) ed un artificiale: l'artificiale può essere un semplice cucchiaino, di cui ne trovate un assortimento enorme nei negozi, oppure un pesciolino (o rapala) di dimensioni adeguate, considerando la grandezza della trota e quindi di circa 4 o 5 cm. collegato anche direttamente sulla lenza madre. Naturalmente sia il cucchiaino che il pesciolino sono di peso limitato, quindi non potrete fare dei lanci molto lunghi. Si effettua il lancio (il lancio come già ribadito in altre tecniche, si effettua prendendo la lenza madre all'altezza del mulinello con il dito indice, si apre l'archetto, si rovescia la canna portandola sopra la testa con il mulinello rivolto verso l'alto e si imprime potenza alla canna rilasciando il filo al momento in cui la canna si trova perpendicolare al suolo) e poi si recupera lentamente dando ogni tanto qualche giro veloce al mulinello. Naturalmente avendo ogni artificiale una azione di pesca diversa, in quanto vuoi per il peso, vuoi per l'inclinazione della paletta posta davanti, affondano di più andando verso il fondo del lago o hanno una azione più superficiale. E' importante conoscere qualche informazione in più sia sul luogo dove si va a pescare, perchè è importante conoscere le abitudini della preda, informazione reperibile dal proprietario del lago, la temperatura migliore nonchè la luce e l'ora. Per quanto riguarda le altre tecniche, galleggiante, fondo, bombarde e vetrini per il recupero, sono le classiche utilizzate nei laghetti oltre alla mosca che è meglio affrontare con una certa calma e pratica.

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